E’ motivo di grande preoccupazione e disappunto il percepire in questi giorni continue voci in merito ad un passaggio della Protezione civile dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero dell’Interno.
Se queste voci fossero fondate ci troveremmo di fronte ad un incomprensibile salto nella preistoria, al ritorno di un approccio datato e limitante, superato da decenni con una concreta pratica virtuosa, sia nel soccorso in emergenza che nelle attività di prevenzione.
Un approccio che potrebbe compromettere quella logica di “sistema” che ci ha permesso di operare al meglio, che ha reso la protezione civile uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy.
Un approccio in cui anche, e forse soprattutto, il volontariato, componente fondamentale del sistema nazionale di protezione civile, rischierebbe di essere pesantemente penalizzato, in un momento dove invece dovrebbe essere sempre più valorizzato per continuare ad esprimere al meglio le proprie capacità e le proprie peculiari caratteristiche di partecipazione, professionalità e passione.
Vista l’evidente fragilità del nostro territorio, come gli ultimi eventi idrogeologici ci hanno drammaticamente ricordato, sarebbe grave e sconsiderato mettere in discussione quel sistema di soccorso collaudato ed efficace di cui il Paese non può fare a meno.
Roma, 25 Novembre 2011
Simone Andreotti
Presidente Consulta Nazionale
Volontariato di Protezione civile
Il Raggruppamento Nazionale intende esprimere le proprie preoccupazioni in merito alle voci che si susseguono e dichiara il completo appoggio a quanto comunicato dal presidente della Consulta.
Alberto Barbera IK1YLO
Presidente RNRE