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 IL SOLE, LA NOSTRA STELLA

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MessaggioTitolo: IL SOLE, LA NOSTRA STELLA   IL SOLE, LA NOSTRA STELLA EmptyLun Mag 16, 2011 12:15 pm

IL SOLE, LA NOSTRA STELLA
Biblioteca Comunale di Segni - Roma, 16 Aprile 2011


IL SOLE, LA NOSTRA STELLA Cisar(R)+piccolo2

Organizzato dall'Osservatorio Astronomico di Gorga e patrocinato dall'European Radio Astronomy Club di Manneheim (Germania), dall'Italian Amateur Radio Astronomy Group di Medicina (Bologna), dalla Sezione di Ricerca Radio Astronomia U.A.I. di Padova e dal S.E.T.I. Team G. Cocconi di Varese, e con la partecipazione dei radioamatori del Centro Italiano Sperimentazioni Radio – Sezione di Roma, presso la sala convegni della biblioteca comunale di Segni, il 16 Aprile 2011, ha avuto luogo la conferenza “Il Sole, la nostra Stella”, con la partecipazione del Dott. Giovanni Lorusso, radioastronomo e coordinatore nazionale della Sezione Sistema Solare - Area di Ricerca Alta Atmosfera di I.A.R.A. Group. Alla presenza di oltre cento persone che affollavano la sala convegni, dopo il protocollo di apertura del direttore scientifico dell'osservatorio astronomico di Gorga, Dott. Vincenzo Gagliarducci, il saluto delle autorità intervenute e del direttore generale dell'osservatorio Dott. Achille Anielli, IK0.ELN Giovanni Lorusso ha presentato la sua relazione, supportata da immagini e filmati sull'attività solare pregressa ed attuale, informando il pubblico, molto attento, sulla formazione della nostra stella, avvenuta circa dieci miliardi di anni fa e sull'attività solare, elencando i vari fenomeni che, giornalmente, è possibile osservare (macchie solari, protuberanze, flares, facole, filamenti) attraverso lo spettro del visibile, con l'uso di telescopi, binocoli astronomici, spettroscopi, muniti di filtri interferenziali sulle varie lunghezze d'onda; ed in banda radio, utilizzando radio ricevitori ed antenne sintonizzati su varie frequenze per rilevare la radiazione termica solare e gli stessi fenomeni osservabili nell'ottico; ma, non per ultimo, il meccanismo della ionizzazione degli strati alti dell'atmosfera terrestre: la Ionosfera, generata dal Vento Solare, elemento utile per i collegamenti radio a lunga distanza. E, proprio su questo argomento, IK0.ELN Giovanni ha voluto soffermarsi per mettere in evidenza come i radioamatori (purtroppo pochi in sala!) utilizzando la riflessione ionosferica, riescono a collegare stazioni radio ad enorme distanza, con ottimi segnali di propagazione. A conclusione della relazione, il pubblico presente in sala ha ringraziato l'illustre relatore con un lungo applauso. Poi, avvicinato dagli alunni delle numerose scolaresche presenti, Giovanni Lorusso ha risposto alle molteplici domande che gli sono state rivolte. A chiusura della conferenza, il pubblico è stato invitato a raggiungere il chiostro della Cattedrale di Segni, dove era stato allestito un sito osservativo, composto da telescopi e binocoli astronomici e da una postazione radio, dove veniva data la possibilità di osservare il Sole su varie lunghezze d'onda e di assistere ai radio collegamenti via Ionosfera, dimostrazione tecnico/scientifica curata da IK0.ATD Giovanni Marconi, radioamatore della Sezione C.I.S.A.R. di Roma, che, qui di seguito, riporterà la sua esperienza in questo settore:

IL SOLE, LA NOSTRA STELLA Relatore

IL SOLE, LA NOSTRA STELLA Relatore2

Con l’amico Giovanni Lorusso, IK0ELN, ho vissuto la straordinaria giornata trascorsa a Segni, il 16 aprile, in occasione della sua conferenza “Il Sole, la nostra stella”, all'impronta della tecnica e della scienza; dove, il numeroso pubblico presente ha avuto modo di vedere come la Radio si coniuga perfettamente con la Scienza. Devo dire che, per l'occasione, siamo stati abbastanza mattinieri per garantire agli organizzatori del convegno la perfetta puntualità. L’appuntamento con Giovanni è avvenuto alle 7,00, sulla bretella autostradale, direzione Napoli, con le nostre radio già sintonizzate su 145.512,5 Mhz.; e, mantenendo una velocità di crociera, alle 8,00 in punto, siamo arrivati a Segni, in Piazza Santa Maria. Ad aspettarci: la Dott.ssa Annalisa Ciccotti, responsabile della Biblioteca Comunale di Segni, sede della conferenza, e il Dr. Vincenzo Gagliarducci, direttore scientifico dell’Osservatorio Astronomico di Gorga, organizzatori della conferenza. Così, dopo un rapido saluto ed un buon caffè, ci siamo trasferiti, per scaricare le attrezzatura che ognuno di noi aveva portato a bordo del proprio mezzo, per sistemarle presso lo splendido giardino del chiostro della Cattedrale di Segni, dal quale si gode un panorama mozzafiato (luogo, questo, prescelto dopo un sopralluogo effettuato il sabato precedente). E, qui, devo aggiungere che, nonostante le previsioni del tempo non fossero favorevoli, la giornata del 16 Aprile, si è presentata davvero splendida, senza nubi e con una temperatura assai gradevole. E mentre Giovanni ha allestito i suoi telescopi e binocoli astronomici per l’osservazione del sole, io ho installato la mia stazione radio ad onde corte, composta da un Icom IC-706MK2G di circa 100 watt, alimentatore switching di 12 volt 25 ampere, una antenna verticale configurata a canna da pesca di 9 metri, montata su un palo di due metri, con il classico trasformatore un-un 4:1 e accordatore Z-100 della LDG. Terminato il montaggio delle apparecchiature (erano ormai le 10,00) ci siamo affrettati per raggiungere la Biblioteca Comunale, sede della conferenza. Peccato che, per varie ragioni, i colleghi del CISAR di Roma, non hanno potuto partecipare alla manifestazione; tuttavia sono stato felicemente sorpreso quando, arrivato alla Biblioteca, ho trovato l’amico Bruno I0OHB che ci attendeva. Così, dopo il saluto delle autorità cittadine, il Dott. Gagliarducci ha dato luogo alla presentazione del relatore al numeroso pubblico composto da oltre un centinaio di persone, tra cui numerose scolaresche. E l’amico Giovanni, IK0.ELN, con la sua riconosciuta professionalità, non si è risparmiato nell’illustrare le caratteristiche e le peculiarità della nostra stella, supportato da video ed immagini di notevole interesse. Una performance scientifica che ha catturato l'interesse dei presenti, tale da tributargli una standing ovation di applausi. Terminata la conferenza, ci siamo portati nuovamente al giardino della Cattedrale, dove abbiamo iniziato le nostre dimostrazioni pratiche, circondati dall’interesse dei molti presenti. E, tra gli intervenuti, l’amico Giancarlo Venturi, Presidente dell’A.I.R (Associazione Italiana Radioascolto), conosciuto alla Mostra “La Radio il Suono” tenutasi a Piana delle Orme (Latina) il 18-19 e 20 febbraio 2011. Così, mentre Giovanni IK0.ELN, mostrava agli intervenuti la visione del Sole, utilizzando filtri solari su varie lunghezze d’onda, io ho dato il via ai miei CQ in banda 40 metri con il nominativo della Sezione CISAR di Roma IQ0.HB, collegando i colleghi IT9.GDS Vito da Trapani, I5.LN Guido da Viareggio e IT9.ORN Stefano da Agrigento, con ottimi segnali, informando loro circa lo scopo dei collegamenti svolti. Va aggiunto che sono stati veramente molti gli spettatori incuriositi che, dopo aver osservato il disco solare al telescopio, si sono avvicinati alla postazione radio ed hanno assistito ai collegamenti; e, fra un QSO e l’altro, coadiuvato anche da Bruno I0OHB, abbiamo dato ampie spiegazioni sul tipo di collegamento in atto, la tecnica utilizzata e la possibilità generata proprio grazie al Sole. E, anche se nel corso dei collegamenti, abbiamo fatto un uso molto limitato del Codice Q per rendere più comprensibile l'ascolto ai “non addetti ai lavori”, sono stati in tanti a chiederci il significato delle sigle che ascoltavano. Di pari, ci hanno chiesto come si addiviene radioamatore. Poi, quando l'ultimo spettatore ha lasciato il chiostro della cattedrale, abbiamo ripiegato tutte le nostre attrezzature, per portarci, tutti insieme, al ristorante Villa Allegrini di Segni. Qui, ospiti della infinita gentilezza del Dr. Gagliarducci, abbiamo gustato le ottime specialità locali, chiudendo in allegria una bella giornata vissuta all'insegna della scienza e della tecnica. E nel corso del piacevole convivio, ci siamo scambiati le nostre esperienze, riguardo al telescopio ed alla radio, scoprendo che entrambe le discipline hanno un unico scopo: lo studio, la ricerca, la sperimentazione. Un comune denominatore, questo, che, sicuramente, ci rivedrà impegnati nuovamente insieme.

C.D. CISAR Roma
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