ik0zcw Utente Dinamico
Numero di messaggi : 579 Età : 63 Città : Rocca di Papa (Roma) Data d'iscrizione : 02.12.07
| Titolo: L'Editoriale di Settembre di Gabriele Villa I2VGW Gio Set 05, 2013 11:32 pm | |
| Ridimensionata, certo. Un po' meno affollata, vero. Ma pur sempre Ham Messe, indirizzo conosciuto: Friedrichshafen Germania. La Fiera che resta comunque l'ombelico del mondo radioamatoriale, come di consueto, per il conclusivo week-end di Giugno. L'ARI c'era, anche questa volta, dopo il grande ritorno dell'anno passato. E ha fatto una gran bella figura, per merito di un collaudato team di volontari che ringrazio pubblicamente. Incontri con i soci, più di un briefing con i colleghi di alcune delle più rappresentative Associazioni nazionali legate alla IARU, che, nel corso delle loro visite al nostro stand, sono stati allietati da un buon caffè italiano e addolciti da una simpatica confezione di caramelle tricolore. Eppoi, a suggellare il tutto, la grande cena dei soci ARI e delle loro famiglie che, mossi da quel grande motore che è l'ham spirit, si sono spinti sulle rive del Lago di Costanza. Una novità, la cena ufficiale, introdotta lo scorso anno con grande successo e rinnovata quindi con altrettanta convinzione. Attorno a noi, a me e al Segretario Generale, I1JQJ, in rappresentanza di tutto il CDN, poco meno di un centinaio di soci. Che hanno risposto con entusiasmo e trasporto al nostro invito e che, con ancora maggior entusiasmo e trasporto, hanno permesso di raccogliere nel corso della tradizionale asta benefica, la non indifferente somma di 1185 euro che, per l'80 per cento, verrà consegnata dal giovane radioamatore in erba Andrea Ravizza ai suoi amici medici dell'ospedale somalo di Galkayo e, per il restante 20 per cento, è andata a finanziare la trasferta in Estonia del gruppo di giovani under 21 capitanati da William, IV3BAB. Un team che ha rappresentato per la prima volta l'Italia allo YOTA, Young On The Air, una sorta di Erasmus radiantistico promosso dalla IARU. Una trasferta che ha segnato di fatto l'esordio del Team Giovani ARI che abbiamo voluto presentare proprio in occasione dell'Ham Messe. E, mentre sullo YOTA vi relazionerà nel dettaglio sul numero di Ottobre di RR, lo stesso William, sulla cronaca, i retroscena e le curiosità di quanto è accaduto all'Ham Messe, vorrei rimandarvi al reportage redatto da Marco, IK2CHZ, che, con impareggiabile determinazione e attenzione, si è occupato anche quest'anno di coordinare l'allestimento dello stand ARI. Un editoriale sull' Ham Messe non sarebbe completo se non vi anticipassi (approfondiremo questi argomenti prossimamente) anche degli importanti confronti, che in quel week-end di Giugno, abbiamo potuto compiere: un incontro con gli omologhi svizzeri dell'USKA e con alcuni delegati IARU che ha fatto finalmente chiarezza sulla gestione del traffico bureau da parte delle singole Associazioni nazionali e un ulteriore incontro con i vertici del CISAR. Con l'USKA e con i delegati IARU, è stato ribadito il concetto che l'ARI non ha alcuna preclusione nel fornire il servizio Bureau, dietro adeguato pagamento di un fee, anche a non membri dell'Associazione e, di conseguenza, le singole Associazioni nazionali si occuperanno e dovranno occuparsi di fornire questo tipo di servizio senza, come dire, farsi concorrenza l'un l'altra. Quanto all'incontro con il CISAR, probabilmente qualche socio (mi auguro pochi) si appresta a storcere il naso. Ma io oserei dire che sbaglia. Sbaglia perché, nell'Anno Domini 2013, io non credo che sia ancora il caso di fare dei distinguo nel mondo radioamatoriale e di ritenere che il nostro piccolissimo mondo di passione e di dedizione debba imporre classificazioni tra Om di seria A e di serie B. Semplicemente perché non è detto che ci siano solo Om di serie A in ARI o solo OM di serie A nel CISAR. Ci sono solo radioamatori. Con le loro passioni, le loro idee, la loro genialità. E, naturalmente, con il loro carattere e i loro limiti. Perché il radiantismo e il modo di vivere il radiantismo, rispecchia solo e fedelmente il nostro modo di vivere e, quindi, il nostro modo o non modo di rispettare gli altri, le loro idee e, magari, talvolta, fare nostre anche le idee di altri. Ebbene, tolte di mezzo le ruggini depositate nel tempo delle incomprensioni, posso dirvi che l'incontro con i nostri parigrado del CISAR, si è avviato sui binari della chiarezza, della distensione, della lealtà. Non è un mistero che ci siano soci ARI che sono anche soci CISAR, e, non è un mistero, che molti radioamatori non vorrebbero essere chiamati a scegliere ma si farebbero soci di entrambe le Associazioni. E allora, mi chiedo e vi chiedo, che male c'è? E ancora mi chiedo e vi chiedo se, dati i tempi, davanti ad un mondo che ci cambia sotto gli occhi con la velocità della luce, non sia anacronistico rimanere arroccati ciascuno sulle proprie ottuse e obsolete posizioni. Io credo che sia maturo il momento, in altre parole, per cominciare a fare un tratto di strada assieme, ARI e CISAR. Perché, a guadagnarci e a vincere, sia soltanto il radiantismo, cioè la nostra comune passione. Fonte: http://www.ari.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2277%3Aleditoriale-di-settembre&catid=57%3Ainbacheca&lang=it | |
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